Cucciolo-orfano

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Prendersi cura di un cucciolo-orfano

E se il cucciolo è orfano e non ha mamma e papà?

Spesso capita di imbattersi in un cucciolo orfano che o è stato rifiutato dalla mamma o peggio che è statio sottratto alla mamma e abbandonato dall’ uomo e che versa in condizioni di difficoltà più o meno disperate.

E’ facile immaginare come questi cuccioli richiedano molte più cure e molte più attenzioni affinchè possano sopravvivere rispetto a quelli che hanno la fortuna di trovarsi ancora sotto la protezione della mamma.

Se vi trovate in questa situazione consiglio vivamente di portarli da un veterinario il più presto possibile perché la gestione di questi esserini, che spesso sono anche prematuri, è davvero impegnativa. Tuttavia, se non è proprio possibile recarsi subito dallo specialista, bisogna sapere che cani e gatti piccini devono essere alimentati con latte per animali lattanti e non con il latte vaccino (quello che beviamo noi per intenderci), perché quest’ultimo contiene molti grassi e zuccheri che i cuccioli non riescono a digerire.

In genere dovrebbero essere alimentati almeno 4/5 volte al giorno o se  proprio piccoli anche ogni 3 ore. Procuratevi un biberon da lattante anche se con questo sistema io ho avuto qualche problema, soprattutto con i gattini molto piccoli. Il ciucciotto di caucciù che si trova all’ estremità del biberon è di norma molto più grande della bocca del cucciolo; ho trovato invece estremamente utile sostituirlo con un normale contagocce, reperibile in qualsiasi farmacia o para-farmacia, Lo scelgo morbido, piccolo e maneggevole; lo inserisco al lato della bocca e quasi sempre il cucciolo comincia a succhiare da solo. In mancanza di un contagocce ho anche utilizzato una siringa ovviamente senza l’ago.

 Il latte, di solito in polvere da mescolare con l’acqua secondo le indicazioni riportate, deve essere somministrato lentamente per evitare rigurgiti pericolosi o diarrea, e deve essere tiepido. La temperatura è molto importante. Non deve essere né molto calda né molto fredda: in entrambe le situazioni potrebbero esserci conseguenze pericolose per la vita del cucciolo. Un buon vecchio metodo che io applico sistematicamente è, dopo aver preparato la miscela di acqua e latte in polvere e riscaldato il pentolino sul fornello del gas o nel microonde, testo la temperatura versando qualche goccia sul dorso della mano e lo somministro solo quando al contatto della goccia non avverto calore.

Se il cucciolo non vuole mangiare non lo forzate ma nel contempo assicuratevi di non far passare molto più tempo del previsto.

Dovete cercare di tenerli in uno spazio comodo e caldo visto che non riescono a regolare la loro temperatura e un pericolo sempre in agguato potrebbe appunto essere l’ipotermia, ossia una temperatura del corpo più bassa e quindi non funzionale a tutte le attività vitali; in natura è la mamma che si preoccupa di mantenere costante la temperatura utilizzando il calore del proprio corpo. Mi è capitato a volte di dover utilizzare una specie di borsa dell’acqua calda; in commercio, e quindi farmacia e para-farmacia, esistono delle piccole borse in plastica chiuse ermeticamente, che messe in freezer diventano borsa del ghiaccio, mentre messe nel microonde assomigliano ad una piccola borsa dell’acqua calda. Ovviamente proteggete i vostri cuccioli: mai usarla a contatto diretto con il corpo del cucciolo ma avvolta in un plaid o copertina da accostare al cucciolo stesso, controllate ovviamente la temperatura effettiva per evitare il pericolo di bruciature o ustioni.

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Cucciolo e biberon: usate quello più adatto

Anche l’igiene andrebbe ben curata perché i cuccioli sono incapaci di pulirsi da soli e pertanto potrebbe essere necessario pulire il pelo con un panno umido, se si sporcano eccessivamente, e occorre rimuovere le loro feci ed i loro bisognini molto spesso. Ricordatevi che sono degli esseri indifesi e purtroppo propensi a contrarre infezioni da virus o batteri dato che il loro sistema immunitario è debole.

Le prime settimane di vita sono fondamentali per la loro sopravvivenza, ma sono anche importanti perché sono quelle che segneranno il suo essere cane o il suo essere gatto per tutta la vita e che caratterizzeranno il rapporto fra voi e loro.

Dal momento della nascita fino al momento in cui il cucciolo apre gli occhi (circa 10 giorni dopo) i cuccioli non vedono e non sentono; l’unica cosa che fanno è mangiare e dormire tutto il tempo pertanto se, non sono così fortunati da essere ancora con la mamma, dovete essere voi a nutrirli e a pulirli come abbiamo detto.

Fino ai 20 giorni di vita circa i cuccioli apriranno gli occhi, vedranno voi per la prima volta e se in buona salute, cominceranno anche a sgambettare, ad emettere i primi suoni e più in là compariranno anche i primi dentini da latte.

Fino a 30 giorni dopo, se non ci sono complicazioni, si può cominciare a mescolare un po’ di cibo solido con il latte per abituarli ad essere ogni giorno sempre più indipendenti. Ricordatevi che con la comparsa dei dentini cuccioli, come i bambini, avranno bisogno di mordere qualsiasi cosa e pertanto aiutateli fornendo loro oggetti di dimensioni adeguate, che possono mordere liberamente e senza problemi.

Superata la fase critica non esitate a tornare dal vostro veterinario che si occuperà della sverminazione, vi spiegherà il piano delle vaccinazioni, vi suggerirà di mettere il microchip e tutto quanto è necessario fare affinchè il vostro cane o il vostro gatto cresca felice ed in perfetta salute.

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Sono o non sono adorabili?

Se vuoi rileggere gli articoli che riguardano i cuccioli leggi qui Cucciolo in arrivo (parte prima) Cucciolo in arrivo (parte seconda) Cucciolo in arrivo (parte terza)