Cucciolo in arrivo (parte prima)

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Cuccioli in arrivo

Cosa fare quando un cucciolo è in arrivo a casa

Se stai pensando di portare a casa un cucciolo di cane o di gatto sono davvero contenta di poterti aiutare con questo articolo; troverai consigli utili ed appropriati per adottare i comportamenti più adatti e quindi fare la scelta migliore, corretta ed appagante per tutti.

La prima cosa che devi sapere è che cane o gatto che sia, rimarrà con te e la tua famiglia per i successivi 15/20 anni e pertanto per prendere questa decisione bisogna essere responsabili e consapevoli che non sarà una passeggiata; un cucciolo non è un giocattolo, ha i suoi diritti La carta dei diritti degli animali ,è un essere vivente che prova emozioni, sente dolore e deve essere amato e protetto.

Faccio una premessa per me importante: sono dell’opinione che l’amore di un cane o di un gatto “non si compra” ed è per questo motivo che io non ho mai comprato un gatto o un cane da un allevamento, ma accetto e rispetto chi lo fa a patto che la scelta sia motivata da ragioni OGGETTIVE;  cerco di  spiegarmi meglio, perché non è nelle mie intenzioni offendere nessuno.

  1. Se si vive in un appartamento di 40 mq ritengo che, ad esempio, per un pastore maremmano possa essere una scelta abbastanza frustrante e costrittiva; non sto dicendo che anche un cane di taglia extralarge non possa vivere felice in spazi così ridotti:  infatti ci sono studi scientifici in proposito che smentiscono questa tesi, ma OGGETTIVAMENTE e PERSONALMENTE non ritengo che sia la scelta migliore per il cane stesso;
  2. Comprare un cane di razza solo perché è di moda o perché si ritiene che sia uno status symbol, o solo perché ne  si debba fare sfoggio in competizioni canine o feline non lo ritengo sbagliato a priori, ma farne di queste motivazioni l’unica ragione per portare un cucciolo a casa è un comportamento che non condivido;
  3. Regalare in occasione del Natale o del compleanno del proprio bambino un cucciolo di cane o di gatto non è a priori una scelta sbagliata, ma sicuramente lo può diventare se non si pensa alle conseguenze di questa scelta, soprattutto se si vuole solo assecondare un capriccio e se non è accompagnato da un atto di amore nei confronti dello stesso cucciolo.

Io stessa ho un cane di razza, uno shiba inu Piacere! Sono lo shiba-inu, che mi è stato regalato perché nato con una malformazione congenita ai reni; già venduto è stato restituito al proprietario perché chi lo aveva comprato evidentemente o non era in grado di occuparsene o semplicemente perché non era soddisfatto dell’acquisto. Non giudico nessuno. Tuttavia il mio amore per gli animali mi porta sempre a pensare a tutti quei cani o gatti, peraltro bellissimi anche se non di razza, che aspettano il loro amico per la vita dietro le sbarre di una gabbia in canile.

Ma ripeto è solo la mia opinione.

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Non è bellissimo???

Dunque

  1. CANILE O ALLEVAMENTO

Direi che l’idea prendere un cane in allevamento da un certo punto di vista è molto più semplice.

Questo vuol dire avere deciso a priori la razza che fa più al nostro caso, il cane che  meglio si può integrare con la nostra famiglia e soprattutto vuol dire aver scelto con cognizione di causa il cucciolo che, una volta diventato adulto, meglio si adatterà al nostro stile di vita.

Con questo intendo riferirmi al fatto, e scusate se sto ribadendo il concetto già espresso,  che anche la scelta della razza deve essere dettata da ragioni obiettivi e funzionali e non solamente da motivazioni estetiche o peggio ancora egoistiche: portare a casa un cucciolo di alano comporta delle rinunce e uno stile di vita adeguato, mentre preferire un barboncino toy, tenuto conto comunque delle esigenze di quest’ultimo, deve essere una scelta dettata da altre motivazioni.

Comunque se decidete di andare ad un allevamento, inutile sottolineare di  scegliere un allevamento serio e professionale; questo vuol dire avere informazioni sulla sua taglia cioè se sarà grande o meno, sul suo peso, sul tipo di pelo, se a pelo lungo o corto, sapere se sbava o no, ma ovviamente non potremo sapere nulla del suo carattere perché la razza non è l’unica discriminante rispetto alla sua indole; quello che sto cercando di dire è che non ci sono razze buone e razze cattive e aggressive, ma che a dispetto della stessa razza, tutto dipende da “come” il cane o gatto viene seguito, cresciuto, curato ed abituato.

Ancora più problematica potrebbe rivelarsi la scelta di prendere un cucciolo dal canile o peggio ancora trovarsi un cucciolo abbandonato per la strada.

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