I sei bisogni fondamentali del cane

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Comprendere i bisogni dei cani

I bisogni fondamentali del cane

Oggi parliamo dei bisogni essenziali e fondamentali del cane, ossia di quei bisogni che ogni individuo deve poter soddisfare per essere felice, sereno ed appagato. Funziona così anche per gli esseri umani: tutti abbiamo dei bisogni imprescindibili secondo una scala che va dai bisogni essenziali a quelli meno essenziali ma non per questo meno importanti, e la soddisfazione di tutti o della gran parte di questi bisogni fa di noi degli esseri viventi più o meno contenti, più o meno felici, più o meno soddisfatti, più o meno realizzati. Per i nostri amici animali funziona nella stessa maniera.

I categoria

La prima categoria di bisogni è quella dei bisogni primari o essenziali, direi fisiologici.

Si tratta del bisogno di mangiare, bere, dormire, riposare ecc. Sono quei bisogni legati alla sopravvivenza. Dar da mangiare al cane, o dargli la sua ciotola con l’acqua fresca, preparargli la cuccia, proteggerlo dal troppo freddo o dal troppo caldo, portarlo dal veterinario se non sta bene, fargli le vaccinazioni obbligatorie, sono cose che qualsiasi proprietario di cane si dovrebbe preoccupare di fare. Ma anche portarlo fuori per espletare i propri bisogni, o fare la passeggiata per fargli fare movimento, soddisfano quelli che rientrano tra i bisogni primari ed essenziali del cane.

Nutrire un cane è importantissimo e non vuol dire semplicemente preparagli la pappa: è necessario dargli una buona quantità di cibo in rapporto alla razza, alla corporatura, alle attività svolte, all’età ecc, ma soprattutto è importante dare cibo di ottima  qualità, con l’attenzione a fornire al nostro amico tutti gli alimenti necessari (e quindi proteine, vitamine ecc) per una corretta e completa alimentazione. Esattamente come funziona per i bambini o per gli esseri umani in genere. In un altro articolo affronteremo meglio quali sono gli elementi necessari allo sviluppo e alla crescita di un cane e affronteremo anche le differenze tra cibi industriali come croccantini e scatolette, la dieta BARF e altre tipologie di alimentazione.

Tra questi bisogni appartenenti a questa prima categoria c’è anche il bisogno di riposare e di dormire, che è di fondamentale importanza. Un cane attivo, dinamico, o che magari viene impegnato con esercizi ed allenamenti è anche un cane che necessita del meritato riposo, per cui è importante fargli recuperare le energie dopo le attività quotidiane della passeggiata o degli esercizi, ed è assolutamente indispensabile lasciarlo riposare quando ne ha voglia o ne ha necessità, senza forzare i suoi ritmi ed i suoi tempi.

II categoria

Seconda categoria è il bisogno di sicurezza. Il cane ha la necessità di sentirsi protetto, curato, di sentirsi al sicuro, con la certezza nelle aspettative, nel senso che il cane deve imparare a fidarsi di noi e ad aspettarsi coerenza e continuità dei nostri atteggiamenti. Ad esempio se quando torniamo a casa il cane ci viene incontro e ci fa le feste saltandoci anche addosso, lo farà sia se indossiamo i jeans sia se indossiamo un vestito costoso: lo farà sempre!!! e si aspetta anche che la nostra reazione sia sempre la stessa altrimenti non capisce e va in confusione. Questa coerenza e continuità delle nostre reazioni gli infonde sicurezza e fiducia alle quali risponderà con coerenza anche lui. Il cane, inoltre, deve avere un suo spazio, che sia la cuccia o una copertina o un luogo appartato in casa, dove impara ad associare il soddisfacimento del suo bisogno di sicurezza e protezione: sarà per lui quel luogo dove si sente al sicuro e che non va mai violato o oltrepassato.

III categoria

Terza categoria: bisogno di appartenenza.  In natura e nei secoli passati il cane è sempre stato un animale sociale: vive in branco con i suoi simili proprio per soddisfare la maggior parte dei suoi bisogni. Il cane perciò vuole fare parte del nostro nucleo, quindi se non è strettamente necessario, il cane non può e non deve vivere solo ed esclusivamente in giardino. Il cane ha bisogno di sentirsi parte della nostra famiglia, di vivere in casa, di partecipare alle attività del gruppo familiare e di trascorrere con noi del tempo. E’ infatti molto importante dedicare al nostro cane del tempo in termini sia di quantità che di qualità. Anche solo leggere un libro sul divano con accanto o ai piedi il nostro cane o guardare insieme la televisione a sera dopo una lunga giornata di lavoro per noi ed una lunga giornata senza di noi anche per lui,  vuol dire farlo sentire “uno di famiglia”. Prendersi cura di lui accarezzandolo o spazzolandolo, viene interpretato come un segnale di attenzione a cui il cane certamente risponderà in maniera positiva; fargli il bagnetto o preparargli la pappa vuol dire farlo sentire parte delle nostre abitudini quotidiane e il cane si sentirà orgoglioso di appartenere alla nostra famiglia, adottando comportamenti in linea ed in sintonia con questo modus vivendi.

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Bisogno di gioco e divertimento

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IV categoria

Quarto: il bisogno di accreditamento, ossia il cane non solo vuole fare parte della nostra famiglia ma ha bisogno di sentirsi anche importante. Un cane che è poco accarezzato, o poco coccolato, o addirittura ignorato o peggio ancora rimproverato o punito non sarà sicuramente un cane felice e proprio per questo motivo avrà dei comportamenti o delle reazioni che sono il segnale di un disagio e di un bisogno non soddisfatto. Quindi cerchiamo di trasmettergli le nostre emozioni e il nostro amore, accarezziamolo spesso e non solo quando fa qualcosa che ci compiace; parliamo al nostro cane, facciamolo sentire importante, prendiamoci del tempo per scambiarci le coccole: lui sicuramente ci risponderà con lo stesso affetto e la stessa dedizione. Una cosa importante: se decidiamo di insegnare qualcosa al nostro cane, cerchiamo di insegnargli qualcosa con cui può veramente cimentarsi, qualcosa che sia alla sua reale portata, non pretendiamo i miracoli, non esageriamo con le richieste: un cane che riesce a vincere le sfide che gli proponiamo è un cane forte, consapevole di se stesso che ha un autostima forte e ci ripagherà con ottimi risultati.

V categoria

Quinta categoria: il bisogno di varietà. Come tutti gli esseri viventi, anche il cane ha bisogno di novità: i suoi bisogni sono di fare esperienza, di incontrare nuovi cani, di fare strade diverse, di annusare nuovi odori, di esplorare cose nuove…un pò come per noi: l’abitudine, la noia e la monotonia sicuramente non ci rendono sereni, allegri e felici anzi ci rendono soggetti insoddisfatti e direi anche soggetti stressati. Ad esempio quando un cane scava delle buche in giardino, non ci sta facendo un dispetto ma in realtà ci sta comunicando che si sta annoiando, che è in cerca di nuove avventure e spetta a noi il compito di interpretare questi segnali per meglio rispondere e soddisfare il suo bisogno di novità. Cerchiamo quindi anche di inventarci nuovi giochi, di fargli provare nuovi stimoli, proponiamo nuovi divertimenti da fare insieme al nostro cane; portiamolo in posti diversi, facciamogli conoscere nuove persone, facciamolo socializzare con i suoi simili…insomma rendiamo la sua e la nostra vita più avventurosa: il cane ci ringrazierà e noi saremo sicuramente più soddisfatti.

VI categoria

Sei: bisogno di realizzazione. Se partiamo dal presupposto che, come per le persone, ogni cane è unico ed irripetibile, che ha un suo carattere, una sua indole ben precisa, che ha le sue attitudini e le sue vocazioni saremo sulla buona strada per costruire una relazione duratura e speciale con il nostro cane. Costringere un cane a fare la guardia, quando la sua indole non glielo permette o obbligare il cane a fare decine di chilometri di corsa con noi ogni giorno solo perchè a noi piace fare jogging ogni mattina mentre il suo carattere è decisamente più sedentario, o ancora cercare di insegnare qualcosa ad un cane per cui non è proprio portato e la cui unica ragione di vita è stare spaparanzato sul divano, significa violentare la stessa natura del cane con la conseguenza che avremo un cane stressato, infelice con poca autostima in quanto le sue capacità naturali non lo supportano e gli impediscono di ottenere quei risultati che noi vorremmo da lui, con conseguente frustrazione sua e nostra. Se invece impariamo davvero a conoscere e a rispettare il nostro cane seguendo le sue inclinazioni, se capiamo realmente quali sono le sue vocazioni e le assecondiamo, le miglioriamo, le esaltiamo, le potenziamo; se proviamo a sentire e a pensare come sentirebbe o proverebbe un cane allora riusciremo ad instaurare con il nostro amico a quattro zampe un rapporto di vera sintonia, una relazione soddisfacente, fatta di scambi reciproci positivi, rendendoci tutti degli esseri migliori.