Gli occhi e la vista del gatto

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GLI OCCHI  E LA VISTA DEL GATTO

Gli occhi del gatto sono forse la parte anatomica più affascinante e misteriosa del nostro felino domestico.

Sono quella caratteristica fisica che maggiormente ci coinvolge e che soprattutto ci attira facendoci pensare al gatto come un animale intrigante ed affascinante.

Il gatto, rispetto all’uomo, ha una capacità visiva molto più ampia.

Infatti la posizione degli occhi in posizione frontale sul cranio, gli consente di avere una visuale di oltre 200° (noi umani abbiamo una visuale di 180°) che gli serve soprattutto per osservare attentamente tutto ciò che accade attorno a lui in modo da poter avere tutto sempre sotto controllo e di cogliere anche i movimenti più impercettibili all’occhio umano.
I gatti da vicino, a meno di 40 cm, non vedono molto bene, mentre sono capaci di mettere molto bene a fuoco le immagini a grande distanza, ma sicuramente non alla stessa distanza a cui mettiamo a fuoco noi umani.

Un pò di anatomia

Anatomicamente parlando gli occhi del gatto presentano tre membrane:

  • una più esterna fibrosa composta dalla sclera bianca e dalla cornea,
  • una più interna vascolare composta dalla coroide, dal corpo ciliare e dall’iride,
  • e l’ultima membrana nervosa quella interna.

Di queste tre palpebre due sono ricoperte dalla pelle mentre la terza palpebra si trova sotto dalla parte del naso, e ricopre il bulbo oculare quando le altre due sono già chiuse. Questa membrana detta nittante ha appunto lo scopo di proteggere il bulbo.

Non è sempre facile vedere questa terza palpebra, ma potreste riuscire a scorgerla se provate a svegliare il gatto mentre dorme e appena apre gli occhi la vedrete ritrarsi. Oppure potete vedere la membrana nittitante anche quando il gatto purtroppo è malato o è presente una ferita agli occhi.

Come sono fatti gli occhi del gatto

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Cerchiamo di capire meglio come è fatto l’occhio del gatto. Partendo dall’esterno verso l’interno troviamo:
la congiuntiva o camera anteriore, uno strato di muco e lacrime molto sottile che ricopre le parti esterne dell’occhio e le protegge;
la cornea, una membrana trasparente attraverso cui passa la luce e che nel gatto è più grande e sporgente rispetto agli altri animali soprattutto se si guarda il gatto di profilo;
l’umor acquae, un sacchetto pieno di acqua con la funzione di idratare;
l’iride che fa parte dell’uvea. Questa è la parte colorata dell’occhio.
Al centro dell’iride c’è la pupilla che di giorno con molta luce è una fessura sottile mentre di notte o in condizioni di luce scarsa è molto più grande e dilatata;
il cristallino, che si può contrarre e che serve per mettere a fuoco le immagini;
l’umor vitreo anch’esso pieno di acqua;
la retina che percepisce la luce e invia i segnali al cervello attraverso il nervo ottico, componendo le immagini;
il tapetum lucidum che si trova dietro la retina.

Approfondimenti sull’anatomia dell’occhio del gatto

Approfondiamo alcune di queste componenti dell’occhio del gatto.

I gatti in natura sono degli animali cacciatori, solitari e crepuscolari ossia cacciano da soli e non in gruppo. Questa caratteristica comportamentale di dover cacciare da solo ha favorito la sua buona vista, soprattutto nei momenti della giornata in cui c’è poca luce ossia all’alba e al tramonto.

In realtà senza luce e completamente al buio i gatti non vedono niente ma riescono ugualmente ad orientarsi anche grazie alle vibrisse. Tuttavia le pupille dell’occhio del gatto sono in grado di cogliere un enorme quantità di luce anche se la fonte non è particolarmente intensa; infatti la pupilla si dilata 3 volte di più di quella umana consentendo per questo di vedere 6 volte meglio di noi. La dilatazione delle pupille si chiama anche midriasi, mentre il restringimento delle pupille quando c’è molta luce accecante si chiama miosi.

Bastoncelli e colori

Nella retina del gatto ci sono milioni di recettori, ed in particolare ci sono più bastoncelli e meno coni.

I primi, i bastoncelli, sono responsabili della rilevazione dei colori bianco e nero mentre i coni sono responsabili della conversione della luce in tutti gli altri colori.

Per questo motivo i gatti non sono molto abili a distinguere i colori anche se li percepiscono comunque.

I bastoncelli regolano anche l’intensità della luce: questo è il motivo principale per cui il gatto vede molto bene i colori verde e blu anche se meno nitidamente dell’uomo e percepiscono molto bene anche le tonalità ultraviolette che invece noi umani non vediamo per niente.

Infine per i gatti non esiste molta differenza tra il giallo il rosso e l’arancione che sembrano uguali e perfettamente sovrapponibili.

I gatti dunque hanno una sensibilità alla luce maggiore rispetto all’uomo di 50 volte, ma vedono molto meno i colori e nemmeno in maniera molto nitida pur percependo gli ultravioletti.

Fluorescenza

Oltre ad essere molto abili a vedere in condizioni di semioscurità, gli occhi del gatto hanno anche la caratteristica di brillare di notte. Questa fluorescenza è dovuta al tappeto lucidum che è posto dietro la retina. Si tratta di una sorta di specchio che riflette la luce sui sensori presenti nella retina trattenendo la luce e che fa brillare gli occhi di un verde o di un giallo intenso e fosforescente anche in presenza di pochissima luce, intensificando lo sguardo magnetico.

Comunicare con gli occhi

I gatti, come molti mammiferi, utilizzano gli occhi come elemento di comunicazione del corpo, fra di loro e anche con gli esseri umani.

Normalmente non sbattono le palpebre per mantenere umide ed idratate le pupille ma usano, a volte, aprire e chiudere gli occhi per annuire alle nostre coccole o come imitazione ai nostri battiti di ciglia.

Inoltre il gatto con il contatto visivo è in grado di esprimere stati d’animo differenti come l’aggressività, la paura, la gioia, la sofferenza, la tristezza, la noia con una espressività molto simile a quella umana.

Quando il gatto guarda fisso negli occhi il suo proprietario può significare che ha fame specialmente se lo sguardo è associato al miagolio insistente o se segue il proprietario per la casa o lo anticipa in prossimità della ciotola o nel posto dove è conservato il cibo.

Ma a volte, mantenere lo sguardo fisso, senza nessuna altra manifestazione comportamentale, può essere l’espressione di una situazione di malessere o di disagio o una semplice richiesta di attenzioni.

…ancora comunicazione con gli occhi

La dilatazione delle pupille, senza alcuna variazione dell’intensità della luce, invece può essere interpretata come una forte risposta emotiva positiva e quindi di felicità o di eccitazione ad esempio durante il gioco o anche una forte risposta negativa di paura o come per dire mi sento minacciato da qualcosa che non capisco.

Un gatto con gli occhi chiusi gatto è addormentato oppure se è sveglio ma chiude ugualmente gli occhi sta comunicando che si mette in posizione di resa, che abbandona ogni combattimento e quindi evita di essere aggredito o ferito agli occhi.

Gli occhi socchiusi invece significano che il gatto è rilassato, tranquillo e a suo agio.

Se il gatto strizza gli occhi ripetutamente significa che qualcosa non va oppure semplicemente che è preoccupato per qualcosa.

Se invece le pupille del gatto sono molto ristrette, anche in questo caso senza nessuna variazione dell’intensità della luce, può significare che il gatto è concentrato su qualcosa in particolare o peggio è agitato o peggio ancora è pronto per aggredire, soprattutto se allo sguardo si accompagnano altri messaggi corporei o vocali.

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