Conuro del sole: alimentazione e riproduzione

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Conuro e alimentazione

Cosa mangia il Conuro del Sole?

Le principali caratteristiche del Conuro del Sole le potete trovare leggendo Il conuro del sole ; in questo articolo approfondiremo la sua alimentazione e la sua riproduzione.

Originario del Sud America, in natura e allo stato selvatico, si nutre essenzialmente di frutta, noci e semi, ma, in cattività, ogni proprietario responsabile deve fare in modo che l’alimentazione del suo pappagallo sia il più completa possibile e che quindi siano presenti tutti i principali nutrienti. Ovviamente in commercio esistono i cosiddetti estrusi o anche pellet, ossia mangimi appositi, dedicati  o specifici per ogni grande specie di pappagallo, mangimi che consistono in un mix più o meno bilanciato di frutta, verdura, e semi di frutta secca; il mio consiglio è quello di leggere attentamente la composizione del mix e/o di farsi consigliare da un allevatore esperto.

Inoltre il mio ulteriore suggerimento, che poi è quello che applico quotidianamente con il mio pappagallo Pako, un bellissimo Conuro del sole appunto, è che questo miscuglio comprato nei negozi di animali, deve rappresentare circa il 70% della dieta del pappagallo a cui bisogna, assolutamente, aggiungere almeno una volta o due a settimana, se non proprio quotidianamente, i seguenti alimenti:

  1. Frutta e verdura fresca, da lavare molto attentamente per eliminare eventuali tracce di pesticidi e da tagliare in pezzi molto piccoli. Il mio Pako sembra gradire i pezzetti minuscoli; potrebbero esserci invece Conuri che apprezzano di più i pezzi più grossolani che si divertono a spezzettare da soli. Questo dipende dallo svezzamento che ha avuto in allevamento il pappagallo, dalle sue abitudini e anche dal carattere: fate la prova e sicuramente capirete cosa preferisce il vostro pappagallo. Generalmente sono consigliati tutti i tipi di frutta e tutti i tipi di verdura: la scelta la farà la stagionalità e ovviamente il nostro conuro facendoci capire esattamente cosa gli piace e cosa invece non gradisce affatto.
  2. Frutta secca, che contiene proteine ed è fonte di grassi sani e che normalmente i Conuri gradiscono molto e quindi via libera a nocciole, noci, noci brasiliane, noci di macadamia e arachidi. Queste ultime, però, è assolutamente importante offrirle senza il guscio, perchè contiene una tossina detta Aflatossina, che potrebbe procurare un danno anche grave alla salute del pappagallo. Io uso questi alimenti preferibilmente dopo i momenti di gioco, o dopo che ci siamo allenati a ripetere qualche parolina oppure quando voglio premiarlo dopo che ha eseguito qualche esercizio; e vi assicuro che è assolutamente divertente e simpatico vederlo prendere con la zampa lo snack o spuntino che gli ho fornito e mangiarselo continuando a tenerlo fra la dita della zampa.
  3. Cereali e legumi, come ad esempio l’orzo, il riso integrale cotto, ma anche lenticchie e fagioli che contengono molte fibre, molte vitamine e altri minerali importanti.
  4. Altre vitamine come la vitamina K, il calcio e altri minerali contenuti ad esempio nelle verdure a foglia scura o nel classico osso di seppia, anche se quest’ultimo non è particolarmente indicato per questa specie. In commercio, poi, ci sono degli eccellenti integratori, di solito in forma liquida, che si possono facilmente aggiungere nell’acqua da bere: ma come sempre è meglio informarsi presso un allevatore esperto e fidato o presso il medico veterinario aviare.

Di sicuro sono alimenti assolutamente da evitare l’avocado, il cacao, le cipolle, e naturalmente tutti gli alimenti che sono particolarmente ricchi di sale, zucchero e grassi cosiddetti non buoni.

 

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Cosa mangia il Conuro?

Qualche informazione anche sulla riproduzione del Conuro del sole.

Il Conuro del sole raggiunge la piena maturità sessuale intorno ai due o tre anni di vita; a questo scopo, se non conoscete esattamente l’età del vostro pappagallo, e non potete saperlo attraverso chi ve lo ha venduto, tenete presente che questa specie fa la sua prima muta (ossia la perdita e la ricrescita delle sue nuove piume) intorno agli otto nove mesi vita e poi, successivamente, ogni anno; ma di certo questa informazione la potete trovare sull’anellino inamovibile o sul documento CITES che avete avuto a corredo dell’acquisto, documento obbligatorio per questa specie.

Poco si conosce dei classici rituali di corteggiamento in natura. L’accoppiamento vero e proprio dura circa tre minuti e la coppia, subito dopo, diventa molto unita ed affettuosa l’un l’altro, ma fortemente aggressiva con gli altri, spesso a volte anche verso il loro amico umano. Dopo l’accoppiamento la femmina depone tre o quattro uova, che vengono deposte al ritmo di uno ogni due o tre giorni, e che vengono covate esclusivamente dalla femmina per circa 25-27 giorni; il maschio per tutto lo stesso periodo ha il compito preciso di fare la guardia al nido, soprattutto ogni volta che la compagna si allontana anche per poco tempo.

La dimensione ottimale del nido preferibilmente a cassetta è di 30X30 cm per la base X 60 cm di altezza. Il Conuro di solito desidera un nido pulito e può essere necessario inserire una scaletta in legno per facilitare l’ingresso e l’uscita dal nido, ma questo accessorio non è sempre consigliato perchè invece di facilitare potrebbe ostacolare il percorso.

I pulli, questo è il nome tecnico dei piccoli di pappagallo, nascono completamente privi di piume e con gli occhi chiusi, infatti sono molto sensibili alla luce e possono avere reazioni anche di paura se esposti a fonti di luce improvvisa; quando invece aprono gli occhi, circa dopo una decina di giorni, sono miopi, per cui hanno una discreta difficoltà nell’inquadrare e mettere a fuoco le immagini nel loro campo visivo limitato. Cominciano a mettere le piume quando raggiungono l’età di sette o otto settimane dopo la schiusa delle uova e diventano praticamente indipendenti dai propri genitori dopo circa dieci settimane. Durante tutto questo periodo vengono nutriti da entrambi i genitori, ai quali si potrebbe rendere necessario integrare la loro alimentazione con il pastoncino all’uovo.

Lo svezzamento definitivo dei piccoli di Conuro avviene intorno ai tre mesi, anche se molto dipende dal carattere dei piccoli pappagalli e dalla forza che hanno i piccoli: saranno dunque loro stessi a decidere quando è arrivata l’ora di lasciare il nido e di diventare adulti.

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Piccoli di Conuro crescono