Anche tu hai un criceto?

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Mi conservo il cibo nelle guance

Il criceto come animale domestico

Parliamo oggi del piccolo criceto, un animaletto che per molti anni, forse per la facile gestione casalinga, è stato preferito a cani, gatti e altri animali domestici. Forse non è più tanto di moda e trovo che sia abbastanza raro trovarlo nelle nostre case, a torto però, perchè, secondo me, si tratta di un esserino veramente dolce e simpatico ed in effetti abbastanza facile da gestire, rispettando ovviamente i suoi tempi ed i suoi ritmi.

Ho avuto il mio primo criceto all’età di 15 anni, quando, volendo a tutti i costi un animale in casa, e non essendo riuscita a convincere i miei genitori ad adottare un cane o un gatto, ho dovuto “ripiegare” su un animale più piccolo, docile, poco ingombrante e quindi facile da tenere in casa.

Si chiamava Ciccetta ed era veramente adorabile. Aveva imparato a conoscermi e nonostante sia un animale notturno, cioè un animale che praticamente dorme di giorno mentre è molto più vigile e sveglio di notte, avevamo trovato un giusto equilibrio tra i suoi ed i miei orari.

Oltre a riconoscermi, e a gradire la presenza delle mie mani nella gabbietta, lo lasciavo libero di scorrazzare per casa, facendo sempre attenzione che non si facesse involontariamente del male, lo prendevo in mano e spesso si accucciava e dormiva teneramente in braccio. Ho sempre avuto l’impressione che volesse anche comunicare con me: infatti rispondeva alle mie domande con piccoli squittii e sembrava realmente contenta ogni volta che mi vedeva. Ha vissuto un paio di  anni con me, però purtroppo una sera d’estate, dopo aver segato le sbarre della gabbia (ed io non me ne ero accorta) durante la notte è uscita dalla sua gabbia ed è, molto probabilmente, uscita dalla finestra e tramite i balconi è scappata e non è rientrata più.

Esistono diverse varietà di criceti ma i più comuni sono:

Criceto Campbell

I criceti Campbell siberiani raggiungono i 7,5-10 centimetri, provengono dalla Mongolia e sono estremamente territoriali, è dunque importante non farli convivere con criceti di altre razze o dello stesso sesso.

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il criceto campbell

Criceto Winter White

Questi piccoli roditori provenienti dalla Siberia sono considerati la razza di criceto più mansueta al mondo e sono dunque propensi al contatto con l’uomo.

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il criceto winter white

Criceto Roborovskij

I criceti Roborovskij hanno dimensioni molto ridotte, mediamente di 5 centimetri in età adulta, e hanno un carattere schivo e sfuggente.

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il criceto Roborovskij

Criceto cinese

Esteticamente il criceto cinese assomiglia a un topo più che ad un criceto  e in Italia è piuttosto raro. Questi animali hanno un carattere mite e hanno un’aspettativa di vita è piuttosto alta, con una media di 2-3 anni.

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il criceto cinese

Criceto dorato

Questa razza, conosciuta anche come criceto siriano, è una delle specie più vendute al mondo e deve il nome alla peculiare morbida pelliccia dorata. Il criceto dorato vive in media due anni e al di fuori del periodo riproduttivo è solitario e territoriale. Credo proprio che Ciccetta appartenesse a questa razza.

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Il criceto dorato

La gabbia è luogo dove il criceto trascorrerà gran parte della sua vita, pertanto deve essere grande e pratica affinché sia facile tenerla pulita. In commercio si trovano in commercio gabbie in plastica o con le sbarre, le prime sono più sicure per gli animali, però sono meno areate ed isolano maggiormente  il criceto dal mondo esterno. Le gabbie con le sbarre dovrebbero invece  avere sbarre orizzontali e distanziate al massimo un centimetro tra di loro, per evitare la fuga dei piccoli roditori. Ovviamente la misura della gabbia dovrà essere commisurata e proporzionale alla grandezza dell’animale stesso e si dovrà sviluppare più in lunghezza che non in altezza, anche se non disdegnano l’arte di arrampicarsi.

La gabbia deve essere riempita con uno spesso strato di lettiera in trucioli o in paglia, che permetta al piccolo roditore di scavare.  Oltre agli accessori di base, ossia le ciotoline per il mangime secco e fresco e un dispenser per l’acqua fresca, è bene avere anche una  casetta in legno che il criceto utilizzerà come nascondiglio per il cibo e per riposarsi in maniera tranquilla e una ruota in plastica o metallo, sulla quale si divertirà un mondo.

Per stimolare la curiosità  del vostro criceto ma anche semplicemente per farlo divertire è necessario costruire un labirinto di legno, rami, rotoli di carta, corteccia di sughero, mezze noci di cocco, pietre, tubi d’argilla o portauova in cartone, posizionati su diversi livelli all’interno della gabbia; persino i tubi vuoti dello scottex  o della carta igienica sono perfetti per creare il parco giochi ideale per il nostro amico, amante dell’avventura e delle esplorazioni.

In natura i criceti sono onnivori e si nutrono di piante, semi, frutta e insetti ma per un criceto domestico è preferibile integrare la sua dieta con piccole quantità di cereali soffiati senza zucchero, pane integrale, pasta cruda, carne di pollo cotta, tonno senza olio, uovo sodo, formaggio, frutta e verdura fresche accuratamente lavate. Inoltre potrete anche viziarlo con dei gustosi snack, come un pezzetto di peperone, mezza fettina di cetriolo, una fettina di carota, un’uvetta sultanina o un frutto di rosa canina. Acqua fresca e pulita deve essere sempre a disposizione.

Una delle cose più divertenti che normalmente fa il criceto è riempirsi le tasche guanciali con il cibo: è un comportamento che adotta anche in natura in quanto è il suo modo per trasportare ed accantonare il cibo che, una volta portato nella tana,  mangerà successivamente. Assolutamente adorabile quando lo vedrete riempirsi le guance con buona parte del cibo che gli avete messo a disposizione: diventa buffo e straordinariamente simpatico, ma attenzione a non metterne troppo o troppo grande, in quanto i criceti sono considerati “accumulatori seriali” e potrebbero poi avere serie difficoltà a far fuoriuscire il cibo accantonato nella tasche guanciali.

Come abbiamo detto i criceti dormono di giorno e praticamente vivono di notte. Infatti di notte scavano, corrono sulla ruota, camminano e spostano gli accessori per gabbie di cui dispongono, come fieno e giochi per roditori,  pertanto di giorno hanno bisogno di assoluto riposo. Non sopportano i rumori forti, le vibrazioni come quelle provenienti dalla TV, gli schiamazzi dei bambini o il rumore dell’aspirapolvere. Così come non amano stare alla luce del sole e mal sopportano anche le correnti d’aria.

 Se impariamo a conoscere il nostro criceto saremo anche in grado di capire precocemente se c’è qualcosa che non va, perché spesso il criceto ammalato non mostra alcun sintomo fino alla morte, soprattutto se nascosto nella casetta e lontano dalla vista del proprietario. I segnali che possiamo percepire sono davvero tanti: per esempio una minore attività fisica, zoppie, camminare in posizione curva, minor appetito, maggiore sete, alterazioni delle deiezioni, pelo bagnato in talune zone del corpo, tumefazioni o lesioni varie, perdite di muco dal naso, occhi sempre bagnati o presenza di lacrime, starnuti, respiro difficoltoso, occhi chiusi, zone senza pelo localizzate o diffuse, forfora, aggressività improvvisa in un criceto normalmente mansueto.
In ognuno di questi casi una visita dal veterinario si rende necessaria il prima possibile in quanto il rapido metabolismo di questi piccoli mammiferi porta le malattie a progredire alquanto velocemente; informatevi in anticipo se il vostro veterinario si occupa di questi animali e portatelo alla visita nella sua gabbietta, così il trasporto ed il trasferimento nell’ambulatorio veterinario sarà meno traumatico.